Credo che

  • Credo che il cambiamento climatico sia la più grande minaccia che l’umanità abbia mai affrontato e che farsi trovare impreparati al cambiamento sia il più grande errore che si possa fare
  • Credo che la crescita economica non possa essere l’unica unità di misura del successo o del benessere. Perché banalmente i soldi non si mangiano.
  • Credo che nel mondo ci siano abbastanza risorse per tutti ma non abbastanza per nutrire l’avidità di pochi.
  • Credo che sia necessaria la riconversione dell’economia favorendo attività a basso impatto di carbonio e ad alta intensità di lavoro.
  • Credo che a pagare la riconversione economica dovrebbero essere coloro che si sono arricchiti a spese dell’ambiente, applicando il principio del “chi inquina paga”.
  • Credo che non esista alcuna ragione al mondo per cui lo stato debba sussidiare l’estrazione e il consumo di combustibili fossili.
  • Credo che le città debbano essere il punto di partenza per avviare il percorso di riconversione perché dalle città proviene il 70% delle emissioni totali di CO2.
  • Credo che le automobili elettriche non siano la soluzione perché ogni anno in Italia si vendono 1,6 milioni di auto. Per sostituire tutto il parco auto italiano ci vorrebbero 22 anni. Non ce li abbiamo.
  • Credo che si debba ridurre drasticamente il numero di automobili in circolazione in particolare nelle aree urbane incentivando la mobilità a piedi, in bicicletta e col trasporto pubblico per aumentare l’efficienza e la velocità di spostamento, la qualità degli spazi urbani.
  • Credo che per legge sul tetto di ogni edificio ci debba essere un pannello fotovoltaico e un solare termico.
  • Credo che bisogna mettere in stand by per un periodo indeterminato la costruzione di “grandi opere” e dedicarci invece alla manutenzione e ripensamento della funzione delle infrastrutture esistenti. Questa è la lezione che ci ha dato il ponte Morandi.
  • Quindi sì, credo che neanche la TAV in Val di Susa vada realizzata perché creerebbe un debito di carbonio superiore al beneficio generato nei primi 20 anni dopo la sua ultimazione. E non abbiamo tutto questo tempo.
  • Credo che tutti debbano aver diritto a un lavoro che sia sicuro, stabile ed equamente retribuito. Lavoro e salute non sono merci di scambio.
  • Credo che bisogna abbassare le tasse sul lavoro per stimolare una maggiore occupazione.
  • Credo che bisogna innalzare le tasse sui redditi generati da automazioni che eliminano i posti di lavoro equiparandole alle tasse sul lavoro: la cassa automatizzata del supermercato deve pagare le tasse esattamente come il  cassiere che ha sostituito e che per questo è disoccupato.
  • Credo che ci sia bisogno di un’Europa forte e non di un Europa debole. E trovo ridicolo che in un paese che è circondato dal mare in cui nel corso dei millenni sono passati tutti lasciando una propria impronta si voglia difendere l’identità italiana. L’Italia per come la conosciamo è un’invenzione che risale al 1861, la sua forma è pressoché immutata da un secolo. E si modificherà ancora in futuro.
  • Credo che chi nasce in Italia è Italiano.
  • Credo che se due persone si amano e si vogliono sposare, dovrebbe essere loro sconsigliato, ma non dovrebbe essere loro impedito.
  • Credo che un bambino adottato da una coppia dello stesso sesso abbia maggiori probabilità di essere felice e crescere bene di uno che cresce dentro a un orfanotrofio.

Queste sono un po’ delle cose in cui credo. Ma ce ne sono anche molte altre.

Poi ci sono le cose che so. Le trovate nel mio CV (click)