11 maggio: arriva il Plasticazzi Day

Avete presente quando andate al supermercato e ve ne tornate a casa, svuotate le borse e vi mettete a separare le cose che avete comprato dai plasticazzi che le avvolgono?

E’ quel momento in cui ti senti sporco perché ti rendi complice di una logica che disprezzi: consumare risorse per produrre cose che inquinano e non servono a niente.
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Io quella sensazione non la voglio più provare e mi sono rotto di sentirmi dire che devo essere il bravo cittadino che differenzia quella robaccia che non dovrebbe neppure essere prodotta.

Io voglio smettere di sentirmi in colpa per quanti rifiuti produco e voglio che i supermercati rivedano completamente le logiche di confezionamento degli alimenti che compriamo e che sia loro vietato di imballare le mele nel polistirolo o di mettere nel polietilene le arance sbucciate.

Ho indetto per sabato 11 maggio si tenga il primo #plasticazzi day, una giornata in cui mostreremo ai nostri supermercati di fiducia la quantità di plastica inutile che ci viene rifilata ad ogni acquisto. E diremo chiaramente noi i loro plasticazzi non li vogliamo.

Per prendere parte, basterà scattare una foto dei rifiuti generati e condividerla sui social usando l’hastag #plasticazzi e taggando il supermercato dove abbiamo fatto acquisti. La rete farà il resto.

Mettere al bando le plastiche per imballare gli alimenti è compito dell’Unione Europea, ma la scelta di vendere o no certa robaccia è di ogni singolo marchio di distribuzione.